Comunicato stampa

25 set 2024 Milano, IT

Si conclude a Napoli la terza tappa del roadshow di EY Private che premia le eccellenze del territorio

Presentata l’analisi economica di EY con dati sul Mezzogiorno

Contatto stampa
EY Italy

Multidisciplinary professional services organization

Presentata l’analisi economica di EY con dati sul Mezzogiorno:

  •  Esportazioni: la crescita delle esportazioni nel Mezzogiorno (+38% nel primo trimestre del 2024 rispetto alla media trimestrale del 2019) supera la media nazionale (29%), con il primato della Campania (+74%)
  • Innovazione: il Mezzogiorno è in vetta per numero di start-up e PMI innovative (28% nel 2023) in rapporto al numero di occupati e valore aggiunto
  • Produttività: la produttività del lavoro mostra un gap strutturale con il resto d’Italia, evidenziando la necessità di attrarre maggiori investimenti
 

 Tra gli imprenditori campani premiati in occasione del Roadshow:

  • Mirko De Falco, CEO di Farvima Medicinali S.p.A.
  • Vittorio Genna, Co-Fondatore e Vice Presidente di ALA S.p.A.
  • Giancarlo Fimiani, CEO di R-Store S.p.a.

 

Napoli, 25 settembre 2024 - EY, leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza, presente in Italia con oltre 9.500 persone, e EY Private, area aziendale di EY che da sempre è vicina alle imprese, sono orgogliose di annunciare la terza e ultima tappa del Roadshow "On the road: l'imprenditorialità italiana, il valore degli ecosistemi territoriali", partito a giugno a Bologna, proseguito a Monza, e che si conclude oggi nella cornice di Villa Doria D’Angri a Napoli.

Con il Roadshow di EY Private, che ha attraversato l'Italia, da Bologna a Monza e ora Napoli, abbiamo dato vita ad un'iniziativa che mette al centro le imprese e gli imprenditori italiani, pilastri del tessuto economico e sociale del nostro Paese. I dati dell'indagine EY Private-SWG evidenziano la fiducia degli italiani nelle PMI, riconosciute come motore di impatto positivo sulla società dall'80% della popolazione, che vede gli imprenditori come promotori di innovazione (64%) e di nuovi posti di lavoro (56%). È essenziale che continuiamo a lavorare insieme, con aziende e istituzioni, per rafforzare il tessuto imprenditoriale e fare sinergia per un futuro più prospero
Enrico Lenzi
Responsabile Italia del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno

La terza tappa del percorso territoriale di EY, realizzata in collaborazione con Microsoft Italia e UniCredit Wealth Management, si pone l’obiettivo di approfondire le opportunità del Mezzogiorno nell'ambito dei nuovi equilibri del Mediterraneo, insieme a imprenditori, istituzioni locali e associazioni di categoria.

 

EY riconosce e valorizza il dinamismo del Mezzogiorno celebrando l’ultima tappa del Roadshow in Campania, territorio strategico per l’Italia e per EY. Grazie alla presenza stabile di oltre 100 professionisti, di cui oltre il 50% donne, e con investimenti costanti in formazione ed infrastrutture, EY supporta, da oltre 40 anni, le PMI partenopee, protagoniste dell'economia locale accompagnandole verso le sfide del futuro e l'innovazione. Le analisi presentate oggi dell’EY Italian Macroeconomic Bulletin mostrano una crescita delle esportazioni nel Mezzogiorno del 38% nel 2024, con la Campania che eccelle con un +74%. Il Mezzogiorno sta diventando un punto di riferimento per start-up e PMI innovative, grazie ai suoi centri di eccellenza e distretti industriali e questo può trasformare le sfide strutturali del Sud in opportunità
Eugenio Amodio
Partner di EY e Responsabile della sede di Napoli

Durante la terza tappa del Roadshow a Napoli sono stati premiati tre imprenditori campani che si sono distinti per i loro valori e il loro contributo, non solo in ambito locale ma anche alla società:

  • Mirko De Falco, CEO di Farvima Medicinali S.p.A., premiato “per l'implementazione di avanzate soluzioni digitali volte a migliorare l'esperienza del paziente ponendo le persone al centro, e per l'investimento in innovazione tecnologica volto alla realizzazione di una logistica 4.0 con benefici senza precedenti, consentendo un'espansione e posizionamento di successo”.
  • Vittorio Genna, Co-Fondatore e Vice Presidente di ALA S.p.A., premiato “per la capacità di innovarsi costantemente e distinguersi in mercati internazionali e strategici posizionandosi come partner unico di riferimento per la gestione e distribuzione di soluzioni ingegneristiche ad alte prestazioni”.
  • Giancarlo Fimiani, CEO di R-Store S.p.a., premiato “per la capacità di espandere il proprio business, grazie ad una strategia aziendale solida che integra innovazione tecnologica e attenzione alla sostenibilità, generando valore e crescita per il territorio oltre a mantenere un vantaggio competitivo sia a livello nazionale che internazionale”.In occasione dell’evento, inoltre, è stata presentata la nuova edizione dell’EY Italian Macroeconomic Bulletin, che ha approfondito il contesto economico delle macroregioni italiane (Nord, Centro e Mezzogiorno).

Andamento economico delle macroregioni d’Italia

Il Macroeconomic Bulletin di EY evidenzia una crescita economica disomogenea tra le macroregioni italiane. Se da un lato il Nord e il Mezzogiorno nel 2022 hanno superato i livelli di PIL del 2019 (rispettivamente del 3,6% e del 2,6%), dall’altro il Centro si è allineato ai valori pre-pandemia con un modesto incremento dello 0,3%. La pandemia ha avuto impatti diversi, con il Centro che ha subito la contrazione maggiore (-9,7 punti percentuali), seguito da Nord (-8,4 p.p.) e Mezzogiorno (-8 p.p.).

Struttura settoriale delle macroregioni

La struttura settoriale delle economie delle macroregioni mostra delle importanti differenze. Si pensi che al Nord l’industria (escluse le costruzioni) rappresenta circa il 23% del valore aggiunto, al Sud il 12%. Le difficoltà del comparto industriale dovute alle dinamiche geopolitiche rischiano quindi di avere un impatto asimmetrico. Il Mezzogiorno, in particolare, mostra segnali di sviluppo promettenti registrando, tra il 2019 e il 2022, una crescita del 28% nel settore delle costruzioni, la più alta tra tutte le macroregioni (media Italia 25%). Dall’altro il settore dell’industria si mostra debole specialmente al Centro e nel Mezzogiorno, con una riduzione rispettivamente dell’1,5% e 2,1%. Rimane, invece, più dinamico il settore dei servizi, che costituisce tra il 70% e il 78% del totale dell'economia, con una crescita al Nord e nel Mezzogiorno rispettivamente del 3,3% e 2,1%, a cui si accompagna una contrazione nel Centro (-0,2%).

Andamento delle esportazioni

Un ulteriore fattore di differenziazione tra le economie delle macroregioni d’Italia negli ultimi trimestri è dato dall’andamento delle esportazioni. Dopo il recupero e la crescita post-pandemia, le esportazioni mostrano un andamento sostanzialmente stabile o leggermente in calo al Nord e al Centro (con una crescita rispettivamente di circa il 26% ed il 28% nel primo trimestre del 2024 rispetto al valore medio trimestrale del 2019), mentre mostrano un maggiore dinamismo nel Mezzogiorno (crescita di circa il 38%), con la Campania in testa (circa il 74%), per un valore complessivo delle esportazioni di circa 5,38 miliardi di euro. Il Mezzogiorno si mostra, quindi, particolarmente dinamico nel commercio con l’estero, con una crescita del valore delle esportazioni nel primo trimestre del 2024 rispetto al 2019 di circa il 38% rispetto al 29% medio italiano. Tra il 2019 ed il primo trimestre 2024 le regioni del Mezzogiorno sono quelle più performanti in termini di crescita del valore delle esportazioni, anche se rappresentano ancora solo l’11% del totale delle esportazioni del Paese (il Nord rappresenta il 70% dell’export).

Il nodo della produttività

La produttività del lavoro rimane da anni un fattore discriminante a svantaggio del Mezzogiorno, mostrando dei valori inferiori alla media italiana (nel 2021, 32 euro di valore aggiunto per ora lavorata nel Mezzogiorno, contro i 39 della media nazionale), con l’unica eccezione del settore dell’amministrazione pubblica e della difesa. Il gap tra le regioni del Mezzogiorno ed il resto dell’Italia si configura come strutturale, evidenziando la necessità di maggiori investimenti produttivi.

Start-Up e PMI Innovative

Un fattore che può aiutare a chiudere il gap di produttività è la capacità di investire in ricerca e sviluppo, anche grazie alla presenza di imprese innovative. Il Mezzogiorno, negli ultimi anni, sta diventando un territorio di riferimento per le start-up italiane, grazie anche ai numerosi centri di eccellenza e distretti industriali che ospita. Nel 2023 il Mezzogiorno ha ospitato il 28% delle start-up e PMI innovative italiane, con circa 4.500 imprese, contro il 50% del Nord (circa 8000 imprese). Se in termini assoluti, quindi, il Mezzogiorno non può considerarsi prima regione per numero di start-up ed imprese innovative, le regioni del Mezzogiorno ricoprono invece un ruolo di primo piano se si rapporta il numero di queste organizzazioni sul numero di occupati e sul valore aggiunto. In particolare, la Campania, la Puglia e la Sicilia emergono come regioni di eccellenza, ospitando distretti aerospaziali, farmaceutici, meccatronici e ICT.

Per scaricare il report completo dell’EY Italian Macroeconomic Bulletin clicca qui.