Secondo una ricerca di Italian Insurtech Association condotta da EY l’Intelligenza Artificiale Generativa rivoluzionerà il settore assicurativo con investimenti crescenti e impatti significativi sul supporto clienti
- Il 71% delle Compagnie assicurative sceglie modelli proprietari (GPT/Gemini) basandosi su affidabilità e prestazioni
- Oltre il 40% programma investimenti in questa tecnologia superiori a 100.000€
- Il 59% prevede un impatto significativo o rivoluzionario sulla fase distributiva
Milano, 17 settembre 2024 – Per 6 compagnie assicurative su 10 l’Intelligenza Artificiale Generativa avrà un effetto significativo o rivoluzionario sulla fase distributiva. Questo è uno dei dati chiave che emerge dalla nuova ricerca “Distribution (Re) Generation: L’impatto dell’IA Generativa sulla distribuzione e gli investimenti attesi” condotta da EY per conto di Italian Insurtech Association, l’associazione senza scopo di lucro che riunisce imprese attive nel settore assicurativo e non solo. Lo studio si pone l’obbiettivo di analizzare se e in che modo i player assicurativi sul mercato stiano incorporando l’IA Generativa a supporto delle loro attività, di broker e agenti, o del cliente finale, e quali siano i vantaggi e i costi ad essi connessi.
La ricerca IIA-EY, condotta tra aprile e agosto 2024, presenta un’analisi dettagliata delle opportunità e criticità nell’adozione dell’IA Generativa e sulle sue attese ed effettive implementazioni, grazie al contributo di circa 25 player assicurativi tra cui Compagnie (con una copertura del market share sulla raccolta premi superiore al 40%), Insurtech e broker preminenti nel mercato italiano.
I risultati raccolti evidenziano un parziale riserbo nell’adozione di soluzioni di IA Generativa in ambito distributivo e l’attuale assenza di casi concreti di utilizzo già in produzione. Un approccio cautelativo di questo tipo può essere imputato ad una certa resistenza sia culturale sia tecnologica della rete agenziale, all’incertezza normativa e alle difficoltà nel raggiungere un livello di efficacia sufficientemente maturo per l’utilizzo a regime. A fronte di costi ricorrenti e di avvio piuttosto ingenti, infatti, i benefici appaiono chiari ma difficilmente misurabili o raggiungibili nel breve termine.
La necessità di addestrare l’IA Generativa
La principale tendenza che emerge dallo studio condotto è quella che vede il 71% del campione adottare modelli di AI Generativa proprietari presenti già sul mercato quali GPT, Gemini o LaMDA, scelti per questioni di affidabilità e prestazioni. Il 25% preferisce sviluppare in casa soluzioni proprie basate su modelli Open Source, mentre il 21% si affida a soluzioni di IA Generativa già pronti all’uso, integrati in applicazioni esistenti.